dselect, rimuovete tutti i pacchetti selezionati ma non necessari prima di effettuare l'installazione con il comando [I]nstall. Mantenete il minimo numero di pacchetti per il sistema.
lilo.
$ ps aux $ netstat -pn -l -A inet # /usr/sbin/lsof -i | grep LISTENYou will need to install lsof-2.2 for the third command to work (run it as root). You should be aware that
lsof can translate the word LISTEN to your locale settings.
lsof e dpkg, fa proprio questo:
#!/bin/sh
# FIXME: this is quick and dirty; replace with a more robust script snippet
for i in `sudo lsof -i | grep LISTEN | cut -d " " -f 1 |sort -u` ; do
pack=`dpkg -S $i |grep bin |cut -f 1 -d : | uniq`
echo "Service $i is installed by $pack";
init=`dpkg -L $pack |grep init.d/ `
if [ ! -z "$init" ]; then
echo "and is run by $init"
fi
done
dpkg --purge), o disabilitate la partenza automatica del servizio all'avvio del sistema utilizzando update-rc.d (vedete in Sezione 3.5.1, «Disabilitare i servizi attivi in modalità demone»).
/etc/inetd.conf, utilizzando:
$ grep -v "^#" /etc/inetd.conf | sort -uPer disabilitare quei servizi che non desiderate è necessario commentare le righe dello script che li avviano in
/etc/inetd.conf, altrimenti, rimuovere il pacchetto che fornisce il servizio, o utilizzare update-inetd.
/usr/sbin/tcpd), verificate che i file /etc/hosts.allow e /etc/hosts.deny siano configurati in accordo con la vostra politica di sicurezza.
# init 1 (....) # init 2
# for i in `/usr/sbin/lsof -i |grep LISTEN |cut -d " " -f 1 |sort -u`; \ > do user=`ps ef |grep $i |grep -v grep |cut -f 1 -d " "` ; \ > echo "Service $i is running as user $user"; doneValutate l'opportunità di modificare questi servizi associandoli a specifici utenti/gruppi mediante gabbie
chroot per avere maggior sicurezza. Potete farlo modificando lo script /etc/init.d che avvia il servizio. La maggior parte dei servizi in Debian usano start-stop-daemon che ha l'opzione (--change-uid e --chroot) per apportare le modifiche di cui sopra. Alcuni avvertimenti al riguardo dei servizi in chroot: potrebbe essere necessario mettere tutti i file installati dal pacchetto (usando dpkg -L) che fornisce il servizio, così come tutti i pacchetti da cui esso dipende, in un ambiente di tipo chroot. Le informazioni per configurare un ambiente chroot per il programma ssh possono essere trovate in Sezione B.7, «Chroot environment for SSH».